Lose the map

Welcome to LoseTheMap - Prima un diaro di viaggi nel continente Asiatico, poi racconti suburbani di vita a Mosca, ed ora in family-life a Berlino - ENGLISH VERSION

Tuesday, July 28, 2009

Hong Kong - Shanghai

Foto: http://picasaweb.com/lostconversation/HongKongShanghai

Here we are again,
Hong Kong e' stato un vero break, 8 settimane di ferie da questa maxi vacanza.

Essendo ultimamente la mia vita al contrario, in queste 8 settimane di ferie ho, appunto, lavorato!

Hong Kong e' stata colonia Britannica a tutti gli effetti grazie alle guerre per l'oppio del secolo scorso, e dal 1997 alla scadenza del contratto di affitto agli spacciatori inglesi e' ritornata all' abbraccio della Madrepatria Cina.

Ora e' un citta'-stato con un rapporto particolare col governo cinese, il quale ufficialmente regna ma che di fatto esercita poca influenza sulla gente e soprattutto si ferma davanti all'unica cosa che davvero interessa: soldi.
E di soldi ce ne sono a palate.

Qui c'e' liberta' di pensiero, parola ed espressione; la gente manifesta ed esercita i propri diritti, anche se tutto sembra solo una scusa per uscir a fare acquisti e consumare.
Metafora del paradosso geopolitico moderno.
Bella, pulita, ricca, affascinante, ingleseggiante, una business city unica al mondo dove Chinatown e Oxford Street si fondono insieme, un mix esplosivo di carretti e mercedes.
Meltin'pot di facce e razze se ne vedono di tutti colori, e tutti i colori interagiscono con un certo stile.


Appena giunto nella "Asia's World City" come amano definirla i locali, sono stato raggiunto per una settimana da una spedizione italiana capitanata dal mio mitico nipote Chicco, 12enne smazzante, con al seguito sua mamma, aka mia sorella, e sua nonna, aka mia mamma!
La Happy Family si e' adattata benone allo step asiatico apprezzando - inquietantemente - fin troppo la cultura locale e le bizzarrie dei cinesi, oltre alla pensione di dubbio gusto nei quali li ho alloggiati...

Finalmente ho dato alito a tutte le mie conoscenze sull' Asia e l'Impero di Mezzo riassumento 4000 anni di cultura orientale davanti ad una scodella di riso e tofu, insegnando l'uso delle bacchette ai miei primitivi commensali.
Sono stato viziato da qualche pizza, spaghetti e colazioni al bar gentilmente offerte dalla family, e ammetto che non ho opposto molta resistenza!
Una volta dipartita la crew italica mi sono rimboccato le maniche: servono soldi, cash in contante... che fare? Barista, lavapiatti, cameriere, grafico... mhmh che noia...

Ed eccomi, in Times Square, nel cuore di Hong Kong, a fare il giocoliere!

Intratterendo la folla che si affretta tra un negozio e l'altro ho dato sfogo alle mie, seppur velleitarie, capacita' di giocoliere ed animatore, culminando le street performances facendo la statua, il mimo, o piu' in generale, il deficiente!

Haha, anziche prendermi a calci, come avrebbero fatto in qualsiasi altra parte del globo, i cinesi hanno apprezzato le mie abilita' facendomi foto e gettando monetine su monetine nel mio cappellino maoista hyperstyle!


Una vita dura quella dell'artista di strada, sfuggendo da poliziotti con poco senso dell'umorismo e venendo rincorso da bambini urlanti che esigono di ridere molto e in fretta, posando per foto-ricordo e inventandomi ogni 5 minuti qualcosa di nuovo!
Mi sono divertito si', ma l'ho presa seriamente: lavorando sodo ogni giorno per 6 settimane, sudando come un dannato, ho risparmiato qualche danaro, utile per il futuro prossimo.
E mentre di notte la folla in strada impazziva per le mie gesta, di giorno meditavo sul futuro chiuso nella mini stanza di 2 metri quadrati presa in affitto; ho riallacciato contatti lontani e studiato geopolitica mondiale, storia e filosofia, pensando a come proseguire l'avventura.

Tante parole hanno rimbalzato per le mura di quella stanza: passato, futuro, lavoro, vacanza, vacanza-lavoro, India, Japan, Marte, universo...
Alla fine mi sono creato la consapevolezza che tutto accade solo nella nostra mente, in un immenso gioco di parallelismi universali nei quali conta solo il presente; dove il passato non ritorna e il futuro non lo si sa...
Tenendo a mente i ricordi di ieri e sapendo che domani potrebbe essere troppo tardi la scelta e' venuta da sola: dopo aver festeggiato il 15 luglio il mio 1-year-travel-birthday con fuochi d'artificio sul Victoria Harbour e parate militari in mio onore, ho salutato la ex colonia britannica e mi sono rimesso in cammino, rientrando in Cina. Ancora.
Il gap che separa Hong Kong e Cina e' ancora bello ampio, nella gente, nella mente e nell'atmosfera.

E quando ho rivisto la gente ammassata sul treno che mangia, dorme, si scaccola, si fa la barba, sputa gusci di noccioline, urla e traffica ho realizzato di essere ritornato in una terra che ho amato.
Arrivo a Shanghai: Futurama.
Splendidi edifici iper-moderni danno un volto nuovo alla Cina capital-comunista.
Il passato si mescola al futuro con tutte le contraddizioni del caso: i quartieri antichi pieni di Shanghainesi old style in casette basse vivono schiacciati tra i moderni grattacieli in espansione, creando una vibrante e bizzarra metropolitaneita', tanto da far paura alla fin'ora indiscussa regina Hong Kong.
Shanghai, la perla dell'Oriente, e' la Cina del nuovo secolo. Tremate umani.


L'obiettivo era farmi la seconda eclisse di sole consecutiva: dopo l'anno scorso in Russia quest'anno si bissa: ho reincontrato amici di Novosibirsk e conosciuti di nuovi; peccato pero' che le nuvole abbiano coperto il cielo ed impedito lo spettacolare evento... un po sconsolati ci siamo rifatti con una gara in trishaw sotto la piogga e annegato i dispiaceri in Qingdao beer!

E mentre mi stavo preparando psicologicamente per la via della seta e lo Xinjiang, estremo west cinese mussulmano, spunta questo travel buddy olandese che sventolandomi un biglietto per il Giappone in mezz'ora mi ha convinto a seguirlo.

Basta, Japan mi chiama!

Stravolgo tutti i miei piani e come per scherzo mi trovo su una nave da crociera, e dopo 48 ore fluttuando verso est arrivo ad Osaka!

Yoooo!

All'alba amico mio, quando il sole sorge all'orizzonte, se volgerai lo sguardo verso oriente vedrai in controluce la sagoma di un pazzo che ancora crede nel suo sogno.
Sara' l'alba di un nuovo grande giorno.
Lo stesso sogno che continua, alla grande.

Konnichiwa MarcoSan, Arigatoooo!!

Foto: http://picasaweb.com/lostconversation/HongKongShanghai

2 comments:

jamann said...

6 talmente "fuori" che 1 balcone nei tuoi confronti soffre di claustrofobia! Ma è questo il Marco che vogliamo, e che ci fa morire di invidia ed ammirazione. Ho parlato con la Lucy: Orgogliosa come un pavone!!!(le mancava solo la "ruota" dietro). Stammi bene. No target = More fun!

Anonymous said...

Ciao Marco, che storia incredibile non riesco a smettere di leggere le tue pagine e subito dopo mi sparo tutte le tue fotografie in un orgia di colori e senzazioni a volete solo sognate a volte quasi provate vermante nel tripudio di esperienze parole e immagini, a leggere i tuoi post sembra di essere li al tuo fianco anzi meglio ancora al tuo posto in mezzo al mondo...chissà se viaggerai ancora e soppratutto per quanto, quello che è certo che tutte queste esperienze ti avranno cambiato sono sicuro che certe cose non le vedrai più nell ottica di prima...ti lascio con una frase di una persona che a suo tempo fece quello che stai facendo tu ma in sud america domando una scassata motocicletta....NON TORNARE MAI INDIETRO NEANCHE PER PRENDERE LA RINCORSA!!! CIAO MARCO SEE YOU messo