Lose the map

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Tuesday, February 3, 2009

Cambogia

Foto: http://picasaweb.com/lostconversation/Cambodia

Yes!

La Cambogia me la sono fumata tutta in un tiro, e l'effetto e' stato alquanto psicadelico e allucinante, grandi bazze cambogiane!

Come sempre una breve digressione storica per ambientarci un po':
Cambogia, abitata dal popolo Khmer, ha alternato nella sua storia due momenti salienti: il primo mille anni fa, dove l'imperio Khmer, abile e incazzato, conquisto' gran parte di Indocina e Thailandia, ponendo basi comuni per cultura e religione di questi paesi. Il secondo invece arriva dopo un colonialismo francese e le due guerre mondiali: da li' in poi e' iniziato il degenero, prima con le battaglie per cacciare i francesini mangiabaguette, poi con l'involontario coinvolgimento nella guerra in Vietnam che ha portato a una serie guerre civili culminate con il genocidio attuato da quel mattacchione psicopatico di Pol Pot, che Hitler e Mao gli fanno un baffo.
Per farla breve tra il 75 e il 79 piu di 2 milioni di Khmer (2 milioni!) sono stati sterminati dai Khmer rossi (cioe' loro stessi!), una lucida follia ben sponsorizzata da Usa Russia e Cina, che spettacolo!

Essendo passato cosi poco tempo da quella tragedia e' molto facile incontrarne i superstiti (tutti coloro over 40), i quali ti racconteranno apertamente i singoli drammi e ti diranno che era un tutti contro tutti, una guerra contro se stessi e una lotta alla sopravvivenza: uccidere o morire...

Dopo tanto dramma i cambogiani hanno deciso di smettere di uccidersi inutilmente e ora sorridono alla vita, certo non navigano nell'oro ma si accontentano decisamente di essere vivi e se la vivono, un po' sgangherati e un po casinisti, ma sempre e comunque felici e sinceri. Un tripudio di vitalita'.

E io con questi presupposti mi sono preparato come Rambo nella giungla, pronto a sbranarla di nuovo: dopo appena 2 ore dal mio ingresso in Cambogia ho conosciuto un pazzo finlandese, e insieme a questo vikingo ho comprato una barca a remi e mi sono fatto 6 giorni scendendo il Mekong in barca!



Si hai capito bene: ho comprato una barca!
Pagata 85 dollari dopo un'estenuante trattativa rigorosamente in khmer giu' al porto io e il vikingo siam partiti con un pugno di speranza, zaini in prua e vento in poppa, remando verso sud e cantando le gesta di Odino, dio vikingo, sperando che lui, Buddha e tutti gli altri lassu' non si scordino di noi! Yeeeeeah!

Appena prima di battezzare la "Queen of Mekong" scagliandole contro una bottiglia di birra come tradizione vuole, ho deciso di mandare affanculo anche barba e capelli, era giunta l'ora!



Quindi io ringiovanito di 12 anni e il vikingo che smaniava come un 12enne siam partiti, con tutto il villaggio di Stung treng che ci salutava, noi pionieri del Mekong, con il sottofondo musicale dei Dead Kennedys: It's a holiday in CAMBODIA!

E sono stati 6 giorni fucking wild: sveglia prima dell'alba, 4 ore di remata sotto il sole schiacciante interrotte da qualche tuffo carpiato nel fiume; pranzi in capanne lungo le coste, pomeriggi remando in sciallo ammirando la natura splendida e rigogliosa prima di fermarsi su qualche isola deserta per la notte, tramonto apocalittico incorporato. Yeah!

Qualcuno ci aveva allarmato della presenza di guerriglieri ancora attivi lungo le coste, ma l'unico problema che abbiamo avuto e' stato quando, invitati ad un matrimonio khmer che durava 2 giorni in un mini villaggio, dopo laute mangiate e bevute abbiamo dovuto congedarci per riprendere il cammino; ma questi non ne volevano sapere di lasciarci andare e mi sono trovato costretto a ballare musiche tribali khmer per due ore insieme agli indigeni! Rollin'on the river!



E via c'andom, quindi dopo 5 giorni di pagajate con bisteccone Galeazzi che urlava "Forza AbBagni forza ragazzi, oro, oro!" e ben 150 km navigati siamo arrivati, un po' rincoglioniti dal sole, a Kratie, e li mi sono trasformato in business man cercando di vendere la barca a qualche pio pescatore!
Ovviamente tutto il paese sapeva che 2 barang (stranieri) volevano vendere una barca (scrausa e marciulenta) e alla fine dopo due giorni passati bazzicando per il porto cercando acquirenti sono riuscito a estorcere 35 dollari ad un albergatore che ora espone la mia ex "Queen of Mekong" nella hall dell'albergo! Un cimelio storico!

Yeah dollari alla mano si entra a Phnom Penh, capital city!
Crazy town, crazy people, crazy Marco.
Una capitale provinciale, ma di gran lunga la piu' grande che ho incontrato negli ultimi 3 mesi; un clima vivace e polveroso, hot and friendly, una citta' che solo il nome (che non sai mai come pronunciare) fa capire che e' un casino tremendo, ma che ti ci divertirai!

Una citta'-zoo in cui per strada si vedono elefanti, scimmie, cani gialli e UFO parcheggiati tra i palazzi, state attenti!



E dopo la pseudo metropolitaneita' di PP mi ritrovo, finalmente, sul mare!
Oceano!
Potrei fare il poetico ma preferisco dire che mi sono fatto 3 giorni di immersioni subacquee su un'isola, con pinne ai piedi e bombola d'ossigeno alla mano, nella stupefacenza dei fondali marini: se in viaggio ho scoperto che dove c'e' acqua c'e' vita stando sott'acqua ho scoperto che dove c'e' tanta acqua c'e' tanta vita!
Un viaggio psicadelico tra colori fosforescenti, forme intriganti, creature misteriose e sinuose, il tutto in slowmotion seguito da bollicine... una grande, mega, super bazza!

Dopo Sihanoukville arrivo a Siem Reap, alla scoperta delle rovine di Angkor Wat: la Machu Picchu asiatica.
Citta'-tempio millenaria che sottolinea la maestosita' dell'impero Khmer, ma che ora la foresta si sta lentamente riprendendo indietro, con alberi che crescono imponenti e radici che come serpenti attanagliano le rovine buddhiste-hinduiste, affascinando con il suo alone di mistero giunglesco.
Davvero bello e meritato, un applauso a questi Khmer.


Wow, that's my Cambodia, Cambodia no limits!
Oltre a tante interviste con sopravvissuti al genocidio, qualche amicizia con simpatici personaggi e bellezze locali, colazioni a base di riso dolce, latte di cocco e frutti esotici (ciao vecchio... end of the world, datemene ancora!!), tanta polvere, biciclettate chilometriche aggrappato a tuk-tuk scassati, autostop sudato con il mio skate-scettro (riparato per qualche giorno!) sempre powerful ed eccomi sul confine della Thailandia, dove ho rifiutato 1 dollaro a un americano che la notte prima ha perso tutto al casino' e mendicava aiuti... con tutta la poverta' che c'e' qui caro yankee il mio dollaro non e' certo per te!

Una Cambogia che ti prende e ti riempie di vita, che e' un piacere condividere con questa gente, cara Phnom Penh ci rivedremo!

Ok, e infine la bella notizia e' che ho tra le mani un visto per la Birmania e un biglietto aereo per una meta da tempo inseguita, che presto diventera' realta'!
Yeeeeeah!

Me ne staro' un paio di settimane a Bangkok circondato da smog, grattacieli e tanto intrattenimento, prima di volare a Yangon a meta' febbraio!

See you there then!

Rock and Roll!

Foto: http://picasaweb.com/lostconversation/Cambodia

4 comments:

jamann said...

..... e chi ti ferma +........ E noi qui intanto, stressati da questa crisi mostruosa, ci godiamo le tue gesta e "rosichiamo".... Beh, almeno oggi è Venerdi.... YES, WEEK END!

Anonymous said...

Mi sono incantato nel vedere le foto.

Ora raduno i pensieri dopo una bella dormita e ti scrivo uno di quei commenti che ti piacciono tanto =)

Il before-after dal barbiere cambogiano è assoluto!

Ti abbraccio

M.

Anonymous said...

La dormita è durata una settimana esatta =) E' paradossale come mi ritrovi a girovagare per le pagine del tuo blog sempre nelle notti fra venerdì e sabato.

Colgo l'occasione per dirti che sto ascoltando il nuovo dei Propagandhi...e, come è giusto che sia, la mente corre alla giovinezza punk-rock che ci accomuna.

Beh, mentre tu starai in panciolle e massaggiato da una fantastica danzatrice balinese (che c'entra poco, ma faceva molto Battiato), io continuerò a roccheggiare come so!

Ti abbraccio

M.

Anonymous said...

ciao marco ci siamo conosciuti a Luang Prabang, (sono il web-dev veneto appassionato di fotografia)

hahaha molto cool il tuo racconto sulla Cambodia, anch'io ne ho un ottimo ricordo specie Phnom Penh, certo e' un po' suicida raccattare una barca a remi sul Mekong non tanto per gli eventuali alligatori (??) o serpenti ma proprio per le acque putride e tossiche...

vedrai che flash entrare in Thai dal confine cambogiano.. autostrade senza buche, bus che vanno ai 100km/ora... un altro pianeta e non parliamo di Bangkok che io odio ma ogni tanto ci vogliono pure gli skyscrapers e i Burger King per staccare la spina !

fosse per me darei fuoco a tutta l'area di Khao San ma vabbe'...

myanmar : alla fine della fiera ho visto solo il nord dopo 2 weeks a Chiang Mai e dintorni, verrry cool, e' il vero triangolo d'oro e molto fotogenico, peccato per il resto della birmania lo vedro' con calma next time.

Poi sono stato 1 mese in Nepal, un vero shock arrivando da Bangkok, ora sono a New Delhi e sto facendo il visa per il Pakistan, l'india e' veramente una FOGNA ma se ci vai con l'ottica giusta e' un pianeta a se', ci tornero' con calma in futuro, come minimo ci vogliono 3 mesi per vedere anche solo gli hot spots piu' celebri, il cibo e' ottimo se non altro, ma all'occhio alla cagarella hehehe

p.s.
hahaha pure io ho tagliato la barba e ci ho messo 2-3gg per riabituarmi quando mi guardavo allo specchio...



keep on rockin' !
marco