Vengono dai paesi dell'Asia Centrale, gli -stan countries, periferie dell'ex Impero Sovietico (Kazakhstan, Tajikistan, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Turkmenistan). Di solito vestono una giacchetta arancione su tute blu. Vengono a Mosca alla ricerca di migliori condizioni di vita e salari decenti, inimmaginabili nei loro paesi di provenienza. Fanno i lavori di basso livello, ricevono miseri salari e vivono impacchettati come sardine in piccoli posti spesso illegalmente; lavorano molto, senza assistenza, sono nel mirino dei crescenti gruppi razzisti e ultranazionalisti del paese e anche del governo stesso, che cerca di liberarsi di loro per ragioni sconosciute.
Sono tra le poche persone a Mosca che qualcosa di utile per la societa': puliscono lo schifo, raccolgono i rifiuti umani e materiali, massicce quatita' di bottiglie sfasciate contro alberi in preda a collere alcoliche; danno un aspetto decente alla citta'.
Tutte le mattine alle 6 i parchi nella periferia dove vivo sembra siano stati teatro di rave party la notte prima, ogni notte, ogni panchina. Grazie a questa gente dopo un paio d'ore i bambini possono giocare in un (attenzione a dirlo) ambiente pulito.
Questo e' per ringraziarli per tenere Mosca decente, rendendo la mia esperienza russa un po' meno dura, sperando che i Russi imparino da loro a rispettare cio' che li circonda.







Cosa sta facendo?

Esatto, sta raccogliendo frammenti di bottiglie disintegrate al suolo con le mani nude, perche' coi guanti i pezzi rimarrebbero incastrati nelle fessure dei mattoni







Per l'ultimo giorno del Ramadam (il periodo piu' importante nel calendario mussulmano) il sindaco di Mosca ha inaspettatamente concesso - seppur sotto ingenti misure di sicurezza - una celebrazione libera per i quasi 2 milioni di cittadini di fede islamica; il risultato e' stata una pacifica invasione dai connotati central-asiatici del centro:












Questa moschea gigante in costruzione e' uno dei pochi segni di speranza per una utopica Mosca multiculturale
Sono tra le poche persone a Mosca che qualcosa di utile per la societa': puliscono lo schifo, raccolgono i rifiuti umani e materiali, massicce quatita' di bottiglie sfasciate contro alberi in preda a collere alcoliche; danno un aspetto decente alla citta'.
Tutte le mattine alle 6 i parchi nella periferia dove vivo sembra siano stati teatro di rave party la notte prima, ogni notte, ogni panchina. Grazie a questa gente dopo un paio d'ore i bambini possono giocare in un (attenzione a dirlo) ambiente pulito.
Questo e' per ringraziarli per tenere Mosca decente, rendendo la mia esperienza russa un po' meno dura, sperando che i Russi imparino da loro a rispettare cio' che li circonda.







Cosa sta facendo?

Esatto, sta raccogliendo frammenti di bottiglie disintegrate al suolo con le mani nude, perche' coi guanti i pezzi rimarrebbero incastrati nelle fessure dei mattoni







Per l'ultimo giorno del Ramadam (il periodo piu' importante nel calendario mussulmano) il sindaco di Mosca ha inaspettatamente concesso - seppur sotto ingenti misure di sicurezza - una celebrazione libera per i quasi 2 milioni di cittadini di fede islamica; il risultato e' stata una pacifica invasione dai connotati central-asiatici del centro:












Questa moschea gigante in costruzione e' uno dei pochi segni di speranza per una utopica Mosca multiculturale
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