Lose the map

Welcome to LoseTheMap - Prima un diaro di viaggi nel continente Asiatico, poi racconti suburbani di vita a Mosca, ed ora in family-life a Berlino - ENGLISH VERSION

Monday, April 13, 2009

Thailandia

Foto: http://picasaweb.com/lostconversation/Thailand

Thailandia: prima o poi tutti ci cadono dentro, e giustamente in molti si scordano di uscirne...

Che dire della Thailandia che gia' non sapete?

Splendide spiagge incontaminate, squisito cibo esotico, accoglienza a 5 stelle, e tanti extra non presenti nel menu ma inclusi nel prezzo...

Per il mondo intero Thai significa esotismo, vacanza, relax, divertimento, easy travel; beh... anche per me!

Tutti gli ideali costruiti in questi mesi sul viaggio eticamente avventuroso, lontano dalla civilta', schifando i percorsi turistici e apparentemente a buon mercato, immergendomi al 100% nella cultura locale...
Tutti questi ideali sono andati in vacca dopo 5 minuti dal mio ingresso in Thailandia: mi sono arreso all'estrema facilita', al confort, ai sorrisi e a tutti gli optional thailandesi, e, in fin dei conti, ho fatto bene...!

No dai non esageriamo, diciamo che per me la Thailandia e' stata l'episodio 4 di "Ritorno al futuro", il ritorno nella civilta' moderna, nell'anno Buddista 2552.



A Bangkok ho chiuso il mio Ciclo Iniziatico "Villaggio-Metropoli" iniziato con l'antipasto Mongolia, perdendomi nelle montagne Cinesi fino ai confini con il Tibet, in Sichuan e Yunnan, e poi Laos, Cambogia e infine Burma...
Tutta questa vita di villaggio mi ha dato tanto e mi ha aperto gli occhi, anzi mi ha aperto un terzo occhio sulla fronte: l'occhio della saggezza.
Ah no mi son sbagliato non era saggezza, era un pezzo di cricca...

E dopo tanti mesi eccomi stanco, sudato e sporco, seduto sull'ennesima auto (con l'aria condizionata che gela i peli delle ascelle) in slow hitchhiking.
Ho visto le luci di Bangkok sbirluccicare in lontananza: a bocca aperta incollato al finestrino vedevo sfilare davanti ai miei (ora 3) occhi tutti i simboli e le icone della societa' alla quale ho sempre appartenuto, nella quale sono cresciuto, alla quale mi sono a volte adolescenzialmente ribellato e dalla quale mi sono staccato per qualche mese.
Improvvisamente ho realizzato che mentre io ero nel deserto a riconciliarmi con la natura e la vita selvaggia il mondo e' andato avanti, e' andato avanti lo stesso, anche senza di me, e a quanto pare non gli sono mancato un gran che.
Tanto meglio, cio' vuol dire che non sono un ingranaggio fondamentale per il sistema! E mentre vedo nuova tecnologia che imperversa, nuova materialita' che ci schiavizza, nuovi bisogni che ci accecano e nuove crisi a cui il mondo deve far fronte, io mi sento libero, non sono un ingranaggio rinsecchito ma una ruota che va per i cazzi suoi, Yo!

La chiusura del Ciclo Iniziatico per la mia piccola testolina e' molto importante, utile, affascinante, intrigante, ma non semplice, ora sono quasi piu' le domande che le risposte che aleggiano tra le mie tempie...

Il trovarsi prima tra indigeni che riescono a malapena a soddisfare i bisogni primari e poi all'improvviso piombare in mezzo a chi consuma 1 e spreca 4 ha le sue conseguenze in me, e la difficolta' nel delineare la complessita' della natura umana a volte mi sconcerta.

Alla fine di tutte queste paranoie globali arrivo in Khao San Road, nel centro di Bangkok, l'olimpo del viaggiatore, dove non ho neppure il tempo di stupefarmi o storcere il naso che inizio a conoscere gente e a crearmi uno spazio vitale e di intrattenimento.
Sorridendo mi do il benvenuto in Thailandia: tutte le domande post-moderne vengono messe nel cassetto e si rincomincia il ritmo di vita rock'n'roll-e-bella'li'; alla fine, caro Marco, te lo sei meritato!

Una Thailandia moderna e globale piu' che mai, che sa fare good business coi Farang, che i 7-eleven sono aperti 24h a day, che ogni anno diventa meno esotica e piu' costosa, dove ci si vizia "perche' si e' in vacanza" e dove milioni di turisti sono lieti di entrare in Thai-mood, spendendo un paio di giorni in Bangkok prima di muoversi su qualche resort sulle incantevoli spiagge del sud, o trekking nel nord.
Ma una Thailandia comunque ancorata alle tradizioni Buddiste e ad un certo conservativismo (certo non a Pattaya o Puket).
Quindi questo mix di spiagge & puttane VS spiritualita' & monaci Buddisti finisce per dare un'energia particolare a questo paese, moderno ma al tempo stesso antico, dove East e West convivono, ognuno nei propri business, a braccetto, dove se vuoi puoi fare il puttano e se vuoi puoi fare l'eremita.



Io alla fine ho passato quasi un mese in Bangkok, dove, senza scendere nel dettaglio, mi sono divertito! (Ih Ih Ih!)

Amici, amiche, lunghe notti, corti pomeriggi, albe e tramonti; vita da squat fatta di giocoleria, birra e musica elettronica: ho imparato ad andare in monociclo giocolando e bevendo, ho composto la mia prima canzone digitale (mi mancavano un po le 12 ore di fila attaccate al computer!) e condiviso ilari avventure metropolitane con gente da (per dirne alcuni) Cile, Brasile, Panama, US, Canada, England, Svezia, Norvegia, Finlandia, Germania, Francia, Spagna, Polonia, Croazia, Russia, Israele, Senegal, Sudan, Ghana, India, Cina, Taiwan, Hong Kong, Japan, Thailand, Malesia, Singapore, Australia, New Zeland...



Sottofondo costante un caldo raramente gestibile e un numero di zanzare raramente immaginabile, a volte sognavo un treno per la Siberia, poi mi consolavo con granite ai frutti tropicali e sweet rice...

A proposito di cibo: finalmente ho affrontato il nemico e una sera ad una bancarella che vendeva insetti ho fatto razzia: prima ho osservato esterrefatto i bambini che accorrevano gioiosi e si apprestavano a gustare leccornie locali come cavallette, lombrichi, varie schifezze volanti eccetera, poi e' giunta la mia ora: i vermicelli non sono male, direi quasi gustosi; poi insetti, insettini in escalation fino al top: lo scarrafone!!



Bleeeeeeeah! Croccante fuori, tenero dentro, con tutte le alette che quando mordi si spezzano nel tuo palato, tutta la cartilagine che si scioglie come caramello tra le tue gengive... mhm a pensarci mi torna l'aquolina in bocca!!
Dopo le tenere zampette sono arrivato alla testa e li ho desistito, ma un'altra pagina della mia vita era gia' scritta, ho mangiato insetti!
Prossimo obiettivo bere sangue umano in una qualche tribu' africana, ma li c'e' tempo!

Poi in gita a Chiang Mai (seconda citta' della Thailandia, nel nord), non e' andata molto diversamente, anzi bagni notturni in piscina, Thai-ska party and so on... in piu' la brillante idea di spedire in via Allende Kg.10 di libri (n.30) acquistati nella libreria di testi usati piu' bella del mondo, si sa che la cultura non ha prezzo, ma quando e' cosi' cheap mi ci tuffo!

Dopo un mese di giubilo metropolitano giunge l'ora di lasciare Bkk, e l'idea di prendere un qualsiasi treno, nave, bus o macchina mi causa un po di nausea... sono seriamente tentato dall'idea di volare l'indomani ad Hong Kong e di rimanerci, ed iniziare una vita non nomade; poi mi calmo e mi dico che "Certo potrei farlo, in fin dei conti sono un uomo libero di andare dove cazzo vuole, ma e' vero anche che non devo avere fretta di reimmergermi nella vita moderna, ho una vita davanti; quindi, caro Marco, Vaffanculo!"

Questo monologo interiore mi da la carica per andare avanti, o meglio andare verso sud.
Di tutte le splendide spiaggie thailandesi, francamente, non me ne importava tanto, pero' mi sono concesso comunque un paio di giorni di scuba diving, sempre allucinantemente coinvolgente, e un crazy Full Moon Party a Koh Phangan riscoprendo vecchie amicizie e, infine, godendomi il capodanno Thai (Water Festival): una 3 giorni in cui tutto il paese si ferma e ci si tira secchiate d'acqua fino all'imbecillita', fino a che non svieni, o anneghi.
Il risultato e' veramente divertente, con scene fantozziane di giganteschi gavettoni a chiunque, piu' concerto notturno rock/house con tonnellate di schiuma artificiale che scorrono tra i grattacieli in mezzo al degenero collettivo.

L'idea piu' geniale di tutto il mio viaggio fin'ora e' quella di lasciare la Thailandia a mezzogiorno del terzo giorno del Water Festival: mi ero addirittura fatto la doccia per presentarmi bello pulito alla frontiera con la Malesia; tutto bello zaino in spalla e passaporto in mano appena il mio piede sinistro e' uscito dalla GuestHouse in centro citta' e' cominciato l'inferno: tutti, TUTTI quanti sorridendo mi tirano vere e proprie secchiate d'acqua e dopo 20 secondi io il mio zaino i miei libri e il mio passaporto siamo come un gatto ad Aquafan: bagnato.
Subito cerco di limitare i danni spiegando al mondo intero di non bagnarmi, poi vedo che i miei tentativi sono controproducenti, mi arrendo al destino e subisco, poi la faccenda si fa seria e devo uscire almeno vivo dal girone dantesco in cui mi trovo; quindi recluto un pazzo Thai che in motorino a velocita' folle zigzagando tra il delirio mi porta, forse con l'aiuto di Buddha, alla bus station.

Salvo. Incredibile. Non puoi capire. Vivo.
All'una arrivo completamente fradicio e sporco di schiuma da barba e talco (tipo carneval-ferragosto) e apro lo zaino speranzioso che almeno il passaporto sia usabile; per fortuna, a parte l'odore di cagnusso che ne esce, l'interno dello zaino e' in salvo e devo solo asciugare 3 libri e qualche pagina del passaporto...
Un' epica vittoria che finira' nei libri di storia, insieme con i veri combattimenti freschi freschi delle strade di Bangkok tra polizia e magliette rosse pro-Thaksin (il Berlusconi Thailandese).
Prova ad immaginare in Italia che una manifestazione popolare e pacifica riesca (miracolosamente) a cacciare Berlusconi e dopo 4 mesi tutti i giovani di Forza Italia scendono in strada con la cravatta lagata in fronte e l'inno di Mameli negli iPod e bruciano gomme, autobus e magari sfasciano pure qualche vetrina, immagini?
Questo e' successo in Thailandia!
Qua il mondo gira al contrario! (Qui o li?) Mah...

Vabe' a parte questa divagazione politica, a fatica, tanta fatica, ho lasciato la Thailandia...

123 bim bum bam e sono in Malesia, signori!

In mezz'ora ho prenotato un paio di voli, e dopo un mese e mezzo di Malesia-Borneo volero', stavolta per davvero, fuori dal sud-est asiatico, ma vi lascio il beneficio del dubbio sulla destinazione, ok?

YOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Foto: http://picasaweb.com/lostconversation/Thailand

1 comment:

jamann said...

Il tuo mese di "ferie" nella civiltà moderna e tecnologica (così odiata/amata) è + che meritato. Ma noto che tutti questi "agi" hanno 1 pò compromesso la tua indole di "instancabile avventuriero". Per fortuna che il tuo lato "nomade" ti ha fatto capire che hai tutta la vita per tornare alla realtà moderna. Per cui diamo 1 welcome back al mitico "Skeggia on the road" (dopo 1 mese di "Skeggia on the desk")nella tiger land. Ti lascio con augurio italo-inglese da paura che recita: "THAT GOD TAXI-DRIVER!" (Che Dio t'assista!..... he he, chi è + deficente?)